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I VIAGGI DI ORIETTA: REPORT Quelle che vedrete sono alcune delle foto che ho fatto nel mio viaggio un po’ particolare in Kenya. Io sono Orietta, una ragazza di 28 anni che lavora come infermiera professionale presso una struttura privata. Da alcuni anni sentivo il desiderio di vivere un’esperienza importante come quella della missione.Finalmente a gennaio ho potuto realizzare questo sogno. Ho preso contatto con l’Istituto S.Teresa di Imola, (istituto conosciuto nell’imolese) e che ha più di una missione in Kenya. Nei primi giorni della mia esperienza, le suore mi hanno dapprima fatto conoscere l’Africa e i suoi abitanti, andando proprio nelle loro case, e ogni volta ero sempre più stupita per il calore umano con il quale mi accoglievano fra loro. <Il gran salto è il passaggio tra il “lavorare per” loro e il “vivere con” loro. Ma all’inizio questo non si riesce a capirlo. Si pensa che l’efficienza sia la cosa più importante.> Poi pian piano ho visto ognuna delle loro missioni: ELEMENTEITA: a due ore di macchina da Nairobi; qui (con l’aiuto anche di iniziative italiane di raccolta fondi) è in atto la costruzione di una casa per bambini e mamme malate di AIDS. Entro il 2005 dovrebbe terminare; La casa a KAREN (Nairobi) è il centro di formazione per le novizie (ossia le ragazze che si accingono a diventare suore); MACHAKA dove c’è l’orfanotrofio e il dispensario dei bambini; TIMAU dove c’è la scuola materna; E infine l’ospedale di KIIRUA, vicino a Meru, che fondamentalmente è una maternità, ma dove chiunque stia male trova conforto e aiuto. All’interno c’è una sala operatoria dove sono fatti: cesarei, laparotomie esplorative e altro ancora. Ad un solo medico è affidato tutto questo, supportato dalla valida collaborazione delle infermiere (che riescono tranquillamente da sole ad aiutare una donna a partorire). L’esperienza da me vissuta è stata estremamente ricca e coinvolgente, anche se le difficoltà non sono mancate: soprattutto a livello comunicativo la popolazione locale parla per lo più swahili e kimeru, e i più giovani anche l’inglese. Il mese in Kenya è trascorso velocemente e al termine una parte di me desiderava tornare alla vita di tutti i giorni, mentre un pezzetto del mio cuore è rimasto in Africa. Non so cosa voglia dire per gli altri provare il mal d’africa, io so solo che anche se la povertà regna in queste terre d’Africa, mi rimarrà sempre nel cuore e negli occhi il sorriso che queste persone mi rivolgevano. Pur non avendo nulla (o poco), loro erano felici, il saluto era sempre per tutti. < QUANDO CONOSCERETE DI PIU’ COLORO CHE VI STANNO ACCANTO E ATTRAVERSO DI LORO, I LORO FRATELLI E SORELLE CHE VIVONO IN AFRICA O NELLE COSIDDETTE: TERRE DI MISSIONE, ALLORA SENTIRETE ANCHE L’INTERESSE DI CONOSCERE DI PIU’ DELLE LORO NAZIONI, E DELLE LORO CHIESE> E per finire condivido con voi un’affermazione che ho sentito spesso durante la mia esperienza in Kenya: …”pole, …pole”… (che in swhaili significa piano piano…) In questa semplice parola è racchiusa la filosofia di vita africana.
Per chiunque volesse contattare direttamente la Missione: Little Sisters of St.Therese Of the C.Jesus P.O. Box 2095 60200 Meru Kenya
Istituto Santa Teresa del Bambino Gesù Via Emilia, 233 40026 Imola Bologna Tel.0542 23254 0542 23631
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